Cefaludesi Illustri

PASQUALE CULOTTA

PASQUALE CULOTTA

Architetto e Professore
(Cefalù 1939 – Lioni 2006)

Pasquale Culotta, nato a Cefalù il 30 luglio 1939 e scomparso a Lioni il 9 novembre 2006, è stato un architetto italiano di grande rilevanza, la cui carriera si intreccia con un forte impegno per le questioni sociali, politiche e urbanistiche del suo tempo.

La sua formazione accademica si è svolta presso l’Università degli Studi di Palermo, dove ha sviluppato una profonda passione per l’architettura e l’urbanistica, influenzato dalle tradizioni storiche della sua terra natia e dalle emergenti correnti moderne che caratterizzavano il panorama architettonico del XX secolo.

Negli ultimi anni cinquanta e nella prima metà degli anni sessanta, Culotta si distinse non solo per il suo lavoro progettuale, ma anche per la sua dedizione al miglioramento della comunità locale, culminando nel 1963 con il suo ruolo di assessore presso il Comune di Cefalù.

Culotta non si è limitato a progettare edifici e spazi pubblici, ma ha cercato di interpretare e risolvere le complesse problematiche legate alla crescita delle città e alla qualità della vita dei loro abitanti.

La sua opera si distingue per un approccio multidisciplinare, che unisce elementi di architettura, sociologia e ecologia.

Pasquale Culotta

La sua visione architettonica, unita a un’attenta considerazione dei bisogni sociali, ha contribuito a plasmare l’identità urbana della sua città natale e ha lasciato un’eredità duratura nel panorama architettonico italiano.

Questa visione olistica lo ha portato a partecipare attivamente a dibattiti pubblici e a collaborare con enti locali e organizzazioni non governative, affrontando temi quali la sostenibilità ambientale, la riqualificazione urbana e la valorizzazione del patrimonio culturale.

Nonostante non avesse ancora conseguito la laurea, formò un sodalizio professionale con l’amico Giuseppe Leone, dando vita a uno studio di architettura nella sua città natale. Si laureò in architettura all’Università di Palermo nel 1965. Durante i suoi studi, sviluppò un’importante amicizia con Edoardo Caracciolo, che lo portò a esplorare le questioni di rinnovamento culturale e sociale del periodo, avvicinandosi a figure come Carlo Doglio e Danilo Dolci, noti per le loro esperienze di pianificazione “dal basso”.

Questi incontri contribuirono a rompere l’isolamento culturale della Sicilia, esemplificato da progetti come il “Villaggio Monte degli Ulivi” di Tullio Vinay a Riesi, che Culotta visitò insieme a Doglio. Inoltre, fu influenzato dalla visione di E. F. Schumacher esposta in “Small Is Beautiful” (1973), che rappresentò per lui un importante passo verso la costruzione di un orizzonte culturale originale, sempre bilanciato tra dimensioni locali e globali. Culotta era consapevole che l’architettura non si sviluppa in un mondo separato, ma è un’espressione dell’essere umano intricatamente connessa a tutti gli aspetti della vita.

Nei primi anni settanta, ampliò le sue competenze collaborando ai corsi di composizione architettonica tenuti da Gino Pollini all’Università di Palermo, mentre stabiliva un forte collegamento con Vittorio Gregotti, un altro illustre docente dell’ateneo. Tra i risultati di questo apprendistato culturale e scientifico ci sono le esperienze formative e progettuali presso i centri minori della Sicilia (come Gratteri, Aliminusa e Sclafani Bagni), che portarono nel 1996 al Simposio “Architettura per il terzo Millennio” a Geraci Siculo.

A partire dal 1986, Culotta divenne professore ordinario di Progettazione Architettonica presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Palermo, ricoprendo anche la carica di preside dal 1989 al 1996. Nello stesso anno, fu invitato dalla Triennale di Milano a lavorare ai progetti riguardanti “L’architettura della circonvallazione di Palermo” per la XVII Mostra (1986-87), che avrebbe influenzato molte delle sue proposte successive per la città, inclusi progetti significativi per il riassetto della costa e dei porti.

In riconoscimento del suo lavoro, nel 1996 ricevette, insieme a Giuseppe Leone, il Premio Nazionale “Luigi Cosenza”, mentre nel 1999 fu nominato Accademico di San Luca. La sua attività editoriale spaziava dalla direzione di riviste specializzate (come In Architettura) alla fondazione di case editrici (Medina), collaborando con importanti testate italiane (come Area e D’Architettura).

Trani. Mimmo Paladino e Paquale Culotta - Foto credito: "ilquaderno.it" 2006

Nel mese di maggio del 2006, era stato premiato dal Comune di Benevento, quale vincitore del concorso di idee per la riqualificazione delle aree del Teatro Romano, Bagni, Piazza Cardinal Pacca e Calata Olivella nel centro Storico della città.

Si era di recente aggiudicato, inoltre, anche il Primo Premio per il concorso per la costruzione del nuovo auditorium di Isernia.

Aveva importanti collaborazioni con il mondo dell’arte e della cultura internazionale e ultimamente aveva progettato, insieme all’artista Mimmo Paladino, l’ambone per la cattedrale di Trani.

Tra i suoi progetti più significativi, si possono citare la nuova Facoltà di Architettura di Palermo (realizzata con Giuseppe Laudicina, Giuseppe Leone e Tilde Marra) e numerosi interventi a Cefalù, tra cui la ristrutturazione del Municipio e dell’ex Convento di S. Domenico. Dopo la partenza di Leone, lo studio Culotta & Leone si trasformò in Culotta Associati, partecipando a diversi concorsi progettuali, tra cui l’assegnazione di progetti per il riassetto di spazi pubblici a Benevento e un centro polifunzionale a Isernia. In quest’ultima realizzazione, Culotta sperimentò una sintesi linguistica che combinava espressioni delle ricerche europee contemporanee con una spazialità di tradizione mediterranea.

Nel 2007 è stato istituito il Premio “Pasquale Culotta” dalla Consulta Regionale degli Ordini degli Architetti della Sicilia, in memoria dell’architetto Pasquale Culotta. Il premio riconosce opere architettoniche realizzate in Sicilia e i relativi committenti, sottolineando l’importanza del legame tra progetto, committenza e contesto locale. I risultati saranno presentati in una mostra durante il VII Congresso Nazionale degli Architetti a Palermo nel febbraio 2008, con l’obiettivo di celebrare una fusione equilibrata tra tradizione siciliana e innovazione architettonica contemporanea. Il premio è aperto a architetti e committenti italiani e stranieri.

L’Amministrazione Comunale di Cefalù ha deciso, nel 2021, di intitolare una strada all’Architetto e Professore Pasquale Culotta, per riconoscere il suo significativo contributo e il suo esempio umano, educativo e professionale, a quindici anni dalla sua scomparsa.

Foto Storiche Cefalù

Fonti: Wikipedia, IRIS UniPA, architettura.it, ilquaderno.it, archiportale.com.

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