Gruppi Musicali

I Cavernicoli – Prima parte

Storia del gruppo

Il 20 dicembre 1967, a Cefalù, precisamente in Via XXV Novembre, viene inaugurato il Club “La Caverna”. Il mese seguente, il giornale locale “Il Corriere delle Madonie” riporta l’evento con un articolo che coglie perfettamente lo spirito giovanile dell’epoca, accompagnato dalla didascalia: “La Caverna. Invito per i giovani, tentazione per i matusa”.

Un gruppo numeroso di talenti partecipa attivamente alla creazione degli spettacoli. Tra di loro ci sono Pippo Maranto (attore e chitarrista), Gigi Nobile (cantante e chitarrista, membro di una band di successo, gli “Apaches 91”), Antonio Augello (attore), Nico Marino (attore e chitarrista), Pio Pollicino (cantante), Romilda Palamara (attrice), Mara Vazzana (attrice), Peppe La Rosa (tecnico delle luci) e Giuseppe Cicio (scenografo).

Durante l’estate, nei fine settimana, Leandro Parlavecchio (attore, cantante e bassista) si unisce occasionalmente al gruppo, ma nell’estate del 1969 diventa un componente fisso e insostituibile.

Cefalù - La Caverna, anni 60
Articolo del Corriere delle Madonie Gennaio 1968

Intanto, “Quelli della Caverna”, come vengono soprannominati dal giornalista Michele Bellipanni, iniziano a presentare i loro spettacoli all’interno del Club, con una programmazione settimanale. Tra i titoli proposti ci sono “Questo pazzo, pezzo, pizzo, pozzo, puzzo mondo” e “Il polpo di Stato”.

Ben presto, il gruppo varca i confini di Cefalù, portando il loro primo spettacolo a Palermo, presso la “Kalesa”. Bellipanni scrive su “Il Corriere delle Madonie”: «I “Cavernicoli” applauditi a Palermo».

Questo nuovo soprannome, coniato dal fervido giornalista, diventa il loro marchio distintivo. «I famigerati “Cavernicoli” – prosegue Bellipanni – hanno ottenuto il loro primo successo al di fuori della “cerchia delle mura antiche” di Cefalù, esibendosi in un applauditissimo spettacolo “Sodoma e Camorra” alla Kalesa».

Nico Marino e Antonio Augello durante uno spettacolo alla Caverna

L’attività del gruppo continua, riscuotendo successo anche al di fuori del Club “La Caverna”, esibendosi a Castelbuono, Alcamo e in molte altre località. Producono una serie di spettacoli, tra cui “Il sesso unico”, “Sette noci”, “I compromessi sposi” e “Cabaredia”.

A Cefalù, quegli anni segnano un periodo di grande crescita. La città si prepara a diventare un rinomato centro turistico internazionale, attirando visitatori e favorendo la nascita di nuove realtà locali. Tra i personaggi che maggiormente influenzano l’attività artistica dei “Cavernicoli” spicca Melo Freni, giornalista RAI della sede di Palermo, che in quei tempi scrive anche testi per alcuni dei loro spettacoli e canzoni.

Poco dopo, Melo Freni si trasferisce a Roma, ma mantiene con il gruppo un legame costante e affettuoso, diventando per loro un importante punto di riferimento.

Il cabaret dei Cavernicoli

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