Pillole di storia

L’antica fontana di Piazza Duomo a Cefalù

Ci sono voluti ben 143 anni per rivedere il vero aspetto dell’antica fontana di Piazza Duomo a Cefalù. Questo è stato possibile grazie al ritrovamento durante una vendita all’asta presso la Gallery of Fine Arts and Graphic Works Frankfurt – Germania, di un disegno a matita acquerellato realizzato dalla pittrice svizzera Marie-Christine Mouillet nella prima metà del XIX secolo durante un suo viaggio in Sicilia.

Marie Christine Mouillet (1802-1885) Disegno matita e acquarello

La fontana fu descritta per la prima volta da Bartolomeo Carandino alla fine del XVI secolo nella sua opera  “Descriptio totius Ecclesiae Cephaleditanae Diocesis, privilegiorum…”e in seguito nel 1645 disegnata sommariamente nella nota pianta di Cefalù dal Passafiume nella sua opera ” De origine Ecclesiae Cephaleditanae eiusque urbis et diocesis. Brevis descripitio” . In seguito più recentemente ne parlarono nei loro scritti i compianti concittadini Domenico Portera e Nico Marino.

Cathédrale et fontaine à Cefalu; Route de S. Stéfano et vue du rocher qui domine Cefalu. Au sommet de ce rocher sont des constructions pélagiques : [deux vues perspectives] : [dessin] / h. L. [Henri Labrouste] - Extrait de : [Voyage en Italie : 1825-1830]
Si sa che essa era a forma triangolare con vasche a più ripiani. Nonostante fosse triangolare dava l’impressione, a chi la osservava da più punti di vista, che fosse rotonda. Era costruita su un alto basamento a gradoni ed ubicata quasi di fronte all’ingresso della monumentale chiesa di Santa Caterina e l’ingresso dell’antico palazzo Pirajno. Sicuramente trattatasi di una opera celebrativa dato che gli storici che hanno accennato ad essa ci parlano della presenza, nella parte centrale del manufatto, di stemmi di Marco Antonio Colonna (1535-1584) vicerè di Sicilia dal 1577 al 1584.
La fontana in questione non è giunta sino a noi oggi perché la mano di uno sciagurato Delegato Straordinario, chiamato ad amministrare il Municipio di Cefalù, un certo Antonio Morvillo, nel corso dell’anno 1868 la fece distruggere, insieme ad altri monumenti storici cittadini, relazionando così il suo operato al Consiglio Comunale d’epoca; .ho fatta eseguire la demolizione della secolare fontana del Duomo, che senza alcuna artistica importanza era solo destinata ad occorrenze poco decenti… Per tradizione orale si dice che un nobile signore, il cui palazzo era prospiciente la Piazza, per amor patrio fece seppellire i pezzi della distrutta fontana nei suoi magazzini.
Oggi, osservando attentamente il fedele disegno, purtroppo acquistato da un privato collezionista con cui spero di mettermi in contatto tramite la sopra citata casa d’aste, possiamo dire che il solo pezzo superstite che possiamo ammirare, anche se in precario stato di conservazione, è il basamento, con tre protomi leonine, della vasca posta al centro del Bastione Marchiafava.
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Nota sull’autore:
Mouillet, Marie-Christine (1802-1885) Nata a Courrendlin, Cantone di Giura in Svizzera, il 7 gennaio 1802, è morta in questa stessa località il 3 aprile 1885.
Era la cognata del pittore Jacques – Henri Juillerat (1777-1860) dal quale ricevette le sue prime lezioni di disegno, anche prima del matrimonio del pittore con la sorella (1820).
In seguito a tragici eventi che verificarono in casa della sorella e la grave malattia di suo cognato, che poi guari perfettamente, indussero Marie-Christine a trasferirsi a vivere con loro (1827). Durante i numerosi viaggi di questa famiglia (Berna, Nizza, Torino, Napoli, Roma, Sicilia), i due artisti lavorano molto spesso in comune. Alla fine della sua vita, dopo la morte di sua sorella e del cognato, Marie-Christine si ritirò nella sua natia Courrendlin nella casa del padre dove morì all’età di 83 anni.
Didascalia della foto tratta da internet:
Cefalù, facciata della Cattedrale, sul lato sinistro in primo piano una fontana. Dipinto su carta ad acquerello su disegno a matita, formato 31,5 x 23,5 cm.”
Sandro Varzi
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