Pina Bonaviri
Oggi è la festa delle donne, e di grandi donne a Cefalù, che hanno dato un contributo importante, donne forti e lavoratrici, che hanno lasciato un segno sicuramente importante nei ricordi di tanta gente, certamente ce ne sono state, ma io ne voglio ricordare una in particolare, mia madre Pina Bonaviri…
Claudia Brunetti – Cefalù 8 Marzo 2021
Pina Bonaviri nasce a Cefalù il 20 Febbraio 1932 da Rosario Bonaviri e da Carmela Glorioso e cresce insieme al fratello Giuseppe e alla sorella Concetta in un ambiente familiare tradizionale e sereno.
Cresce circondata dall’affetto della zia Mary, sorella della madre, che era nata sulle rive del Mississippi nel 1898 e cresciuta con i suoi fratelli in quei luoghi ricchi di piantagioni di cotone e tabacco, posti dove vivevano tranquillamente insieme alla popolazione di colore afro-americana che lavorava duramente in quelle terre.
Pina è una bambina vivace e curiosa ed inizia a conoscere tutti i luoghi del centro storico con le sue piccole amiche al punto da familiarizzare con i soldati americani che arrivano a Cefalù dove creano il loro quartiere generale in Piazza Duomo.
Mamma Carmelina, notando la passione di Pina per il taglio ed il cucito, la incoraggia e Pina inizia a frequentare le suore per imparare a cucire correttamente mentre si iscrive alla Scuola D’Arte.
La sua inclinazione al disegno e alla realizzazione dei modelli sartoriali viene notata dalla maestra Tea Barghini che sarà sua mentore e sua insegnante di riferimento.
Saranno gli anni dell’entusiasmo per quell’arte meravigliosa che è la creazione del modello sartoriale,del taglio e del cucito… il sogno che la animava fin da bambina: diventare una brava maestra di sartoria ed essere indipendente.
Con la costanza e la sua creatività conseguirà il diploma ed inizierà a lavorare, ottenendo sempre maggiori soddisfazioni e tanti successi.
Nel 1949 incontra Angelo Varzi, fotografo arrivato a Cefalù da Città di Castello (Perugia), e nasce l’amore che li condurrà al matrimonio nel 1954.
Angelo e Pina sono una bella coppia, entrambi appassionati del proprio lavoro che portano avanti con grande dedizione e professionalità.
Nel 1955 avviene la nascita di Massimo seguito poi da Sandro nel 1959, ma questo periodo di grande felicità ben presto si scontrerà con i primi segni di una grave malattia che colpisce Angelo al culmine della sua giovinezza.
Purtroppo le sue condizioni peggiorano e per Pina inizia un periodo di trasferimenti continui ed un impegno notevole per seguire il suo Angelo che viene ricoverato ed ha bisogno dell’assistenza della sua cara Pina, che si ritrova di fronte a problemi gravosi, perchè malgrado le migliori cure del caso Angelo non riesce ad opporsi al male che avanza inesorabile e che alla fine avrà la meglio.
Angelo Varzi muore il 14 Marzo 1962 a soli 37 anni, lasciando sola la nostra Pina con i piccoli Massimo e Sandro ed un’attività artigianale e commerciale di ottimo livello da portare avanti.
Superate le prime fasi dolorose del distacco da Angelo, lascia l’attività sartoriale ed intraprende un lavoro diverso grazie alla sua forza di carattere e alle sue capacità, con la collaborazione di ottimi fotografi tra i quali spicca Giampaolo Brunetti, chiamato da Angelo Varzi durante la sua malattia.
Lo Studio Fotografico fondato da Angelo nel 1950 continua la sua attività vantando una clientela notevole ed un successo che si rinnova continuamente anche dopo il 1968, anno in cui Pina Bonaviri sposa Giampaolo Brunetti con il quale nascerà un sodalizio lavorativo con la nascita della Foto Ottica Varzi e Brunetti nella quale si continua sulla strada del rinnovamento sia nella ripresa fotografica sia nello sviluppo e stampa delle fotografie a colori con laboratori sempre più moderni ed automatizzati.
Pina è sempre più impegnata nell’attività lavorative e deve pure gestire una famiglia che nel mentre è cresciuta dopo il matrimonio con Giampaolo Brunetti.
Nel 1969 nasce Roberta seguita dalla sorella Claudia nel 1971 che si uniscono ai fratelli Massimo e Sandro a formare una famiglia solida improntata su valori di grande amore e rispetto, tanto cari a mamma Pina.
Gli anni passano e purtroppo è in agguato un’altro periodo doloroso: Giampaolo Brunetti, durante il viaggio di ritorno dal Sud America viene colpito da infarto miocardico e ricoverato in gravi condizioni a Roma dove purtroppo, dopo un breve miglioramento, morirà all’età di 53 anni.
Un grave lutto colpisce ancora Pina Bonaviri che ritroverà la forza d’animo di rialzarsi circondata dall’amore dei suoi figli che sono cresciuti uniti nella
condivisione dei grandi valori dell’affetto e del rispetto reciproco.
Pina continua ad interessarsi di tutto quello che riguarda la sua famiglia ma gli anni passano ed arrivano i primi malesseri che la portano ad un primo ricovero che le gioverà e le consentirà di ritornare ad una vita quasi normale anche se ha bisogno di esser accompagnata.
Colpita da infarto viene sottoposta ad angioplastica coronarica e si riprende ma gli anni portano altri disturbi causati da una caduta in casa. Purtroppo comincia a perdere la sua autonomia e comincerà a soffrire dei disturbi legati all’avanzare dell’età: viene colpita da ictus cerebrale ed il suo cuore spesso è in sofferenza così come la respirazione che spesso le crea problemi che impongono ricoveri urgenti che si fanno sempre più frequenti.
Animata sempre da una grande Fede in Dio trovava nella preghiera momenti di grande serenità che riusciva a trasmettere alle persone che la circondavano e che la avevano amato per la sua generosità e la sua bontà.
Fin da giovane aveva manifestato il suo desiderio di riscatto della condizione femminile cercando di raggiungere la piena indipendenza economica e la sua autonomia: nei primi anni “60 aveva ottenuto la patente di guida anche se poteva sembrare strano per una donna che aveva perso il marito e si era risposata malgrado i pregiudizi dell’epoca.
Le sue condizioni fisiche peggiorano e purtroppo le cure non sono più sufficienti perchè sono tante le patologie che si sono sommate nel corso degli anni. Circondata dai suoi figli si spegne serenamente il 28 Novembre 2016.
Postato da Claudia Brunetti, questa mattina 8 Marzo alle 01:02
Le fotografie pubblicate sono di Claudia Brunetti